…it seemed that life was so wonderful

(to brag about significa vantarsi).

Così va meglio, e molto.

leonardo: Bastards Sons Of Television.

Lui sì che capisce le generazioni. Sarà che è abituato ad avere a che fare con la stessa fascia d’età ogni anno (professore) che capisce cosa cambia e cosa resta come prima. E che i giovani devono imparare dai più vecchi. E viceversa, che ce lo si dimentica sempre.

Esempi

Prima una cosa davvero intelligente sui giovani (evitiamo il superlativo assoluto, per favore), e poi un monito serio. Diffidate dal resto.

Tu sei anche (anzi soprattutto) un insegnante. Come spiegheresti un blog ad una classe di ragazzi delle medie?

Fa parte di quelle cose che non c’è bisogno di spiegare: quelli a cui interessa lo hanno aperto già (su msn, di solito). Ai ragazzi delle medie bisogna spiegare il fascismo e l’aids, mica internet, che è una delle cose più intuitive al mondo. Ti sei mai chiesto perché non c’è un corso di bicicletta? Eppure la bicicletta è ancora assai più pericolosa di internet, te lo diranno in qualsiasi pronto soccorso. Però te l’immagini una lezione sulla bicicletta? “Oggi faremo la teoria del freno anteriore”. No, si monta sulla sella e si cade fin quando non si cade più. Con Internet è più o meno la stessa cosa.

Che consigli daresti a un blogger agli inizi?

Non pensare mai, assolutamente mai, per nessun motivo, che il blog possa essere anche solo per qualche istante una seria fonte di reddito. In tre parole: va a lavorare.

Leonardo

Forever young

(vedete voi se Dylan o gli Alphaville. Dopo lo spot della Pepsi del primo, magari è più accattivamente la versione degli Alphaville, che non c’hanno investito moltissimo).

A me Luca Sofri piace. Ha un blog che seguo da molto tempo, è tra i più famosi d’Italia, ed è una delle firme più interessanti su Internet. Ho imparato molte cose tramite i suoi post, e non parliamo delle canzoni. Non che mi vada a genio tutto quello che gli piace musicalmente, e mi pare normale. Mentre lì però è una questione di gusti, e soprattutto di esperienze personali (a cosa uno lega quel particolare brano), le sue riflessioni non sono giustificabili allo stesso modo.

Mi stavo preoccupando di essere un po’ troppo d’accordo con quanto scriveva da tempo. Si è sempre trattato di piccole divergenze, e pazienza. Ma stavolta mi pare dica cose senza senso.

1. Io non darei tutta questa importanza ad X-Factor. Io non lo guardo, molti lo fanno. Ne parlano, anche molto, ci si appassionano, anche troppo. Ma non arrivo a considerarlo dannoso. Poi è diverso quello che uno realmente ne pensa al riguardo. Se è visto più in termini di intrattenimento (la maggior parte) o come parte insostituibile della propria esistenza.

2. I giovani sono tradizionalisti? O è tradizionalista essere come sono concepiti i giovani tradizionalmente? A me pare che una cosa è l’età anagrafica, un’altra è il periodo storico. L’intrecciarsi di queste due dà i giovani.

3. Nemmeno capisco su che basi parli. I 30 – 40 enni ancora giovani? Ma dove? Perché non vogliono mollare la loro primavera, perché non sanno invecchiare, perché non lasciano spazi?

4. E chiudo qui per ora: posso rassicurare che in fondo in fondo i giovani hanno sempre gli stessi problemi, e anche se in forma diversa, fanno più o meno le stesse stronzate. Poi magari può anche essere che (ma per capirlo serve parlarci o esserlo) qualcosa del passato gli è arrivato da genitori, scuola e media. E proprio le stesse cazzate non le vogliamo fare.